venerdì 20 luglio 2012

Bindi, "Matromonio gay incostituzionale", e Casini, "sono incivili. Una violenza alla natura, così regrediamo!"




L'altro giorno l'assurdo discorso di Rosy Bindi (sembrava di sentire la Santachè o La Russa), sull' incostituzionalità (a suo dire) dei matrimoni gay, e aberranti affermazioni tipo, "così non otterrete mai niente in questo Paese. …Voi rimpiangerete le unioni civili se continuate ad andare avanti così con queste posizioni massimaliste" ... ormai stiamo alle minacce e i ricatti in questo paese, e fortuna che si chiamano partito Democratico!

E oggi l'attacco dell'ultra cattolico, ma divorziato (la coerenza eh), Pier Ferdinando Casini, che spara una di quelle cazzate alla Scilipoti che non dimenticheremo molto in fretta:
"Stabilire garanzie giuridiche per una coppia di conviventi anche dello stesso sesso è un fatto di civiltà ma i matrimoni tra gay sono una idea profondamente incivile, una violenza della natura e sulla natura"."E' un'idea della società che abbrutisce, che non progredisce ma regredisce perchè vuol dire che è più forte il desiderio di maternità che quello della tutela del bambino, e noi siamo dalla parte del bambino"."La nostra non è una idea oscurantista ma di libertà, progresso e rispetto dei più deboli".

Libertà? rispetto dei più deboli? ma sa di cosa parla?

Pronta infatti la risposta dell'Arcigay al leader dell' Udc, "Ricordiamo a Pier Ferdinando Casini che è un politico che opera nel 2012 e in Europa e che, a meno che non si voglia candidare in Iran o nello Utah, il suo fondamentalismo risulta fuori luogo e tempo massimo" ... e per dar loro ragione basterebbe pensare che i matrimoni gay sono riconosciuti in Olanda, Belgio, Spagna, Portogallo, Norvegia (anche in forma anche religiosa), Svezia (come Norvegia), Islanda, Canada, Sud Africa, in buona parte degli Usa (ma non riconosciuto a livello federale), Connecticut, Iowa, Massachusetts, New Hampshire, New York e Vermont e anche in Argentina (per non parlare poi delle decine e decine di paesi che a differenza dell'Italia hanno almeno una regolamentazione sulle unioni civili) ... 


Qui gli unici incivili siamo proprio noi (o meglio loro, i nostri politici) che quotidianamente, con disprezzo e arroganza, si ostinano a discriminare delle persone come tutte le altre solo per i loro gusti sessuali!








Vedi anche:


L'omosessualità per i politici: come qualcosa da evitare, da discriminare, da rinnegare!


I paesi dove sono riconosciuti i diritti alle coppie omosessuali




 

2 commenti:

  1. Correggo l'errore dal trafiletto riportato da "Repubblica"

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